Due anni fa in bici era stata una mazzata, quest’anno sulla neve posso confermare la durezza di questa salita!
Dopo diversi tentativi non andati a buon fine riusciamo finalmente ad organizzare la ciaspolata insieme a Paolo, Alessandra, Alberto e Rita. Si sale al Rifugio Tavecchia, meteo incerto fino all’ultimo, ma non vogliamo rinunciare!
Tempo un’ora e la neve comincia a scendere, dapprima dolcemente, poi cosi fitta che la visibilità diventa limitata. Scopriamo che camminare in questo contesto non é poi così male, anzi, bisogna ammettere che è davvero suggestivo.
Il fatto che la Val Biandino sia molto chiusa é un vantaggio con un meteo del genere, in una valle più aperta e panoramica le nuvole basse avrebbero sicuramente rovinato maggiormente la giornata!
Come l’ultima volta il Tavecchia si conferma un rifugio dall’alta qualità e quantità culinaria, non potevamo chiedere di meglio dopo la salita.
Per scendere optiamo per seguire la strada carrozzabile sommersa dalla neve fresca. I lastroni di ghiaccio nascosti causano qualche caduta senza conseguenze, le ciaspole servono fino a un certo punto, anzi possiamo dire che oggi forse se ne avrebbe potuto fare a meno.
In prossimità dell’auto la neve si trasforma in pioggia, aumentiamo il passo, ma ormai siamo lavati. Questa non ci voleva proprio, ma nonostante il meteo balordo é stata una camminata coi fiocchi, in tutti i sensi!