Per quale motivo uno deve avere voglia di scalare un passo alpino a fine Marzo, quando in cima c’è ancora la neve?
Questa è una domanda a cui difficilmente riesco a trovare una risposta facile, forse perchè la sfida si fa più difficile, perchè oltre alle pendenze c’è da affrontare il freddo! Non lo so di preciso, so soltanto che pedalare su una lingua d’asfalto quando tutto intorno è di un bianco immacolato ti regala emozioni incredibili.
L’ultima volta che ho fatto una cosa del genere era il 2012, ma stiamo parlando del Bernina e del mese di Maggio inoltrato. Qui, invece, siamo all’inizio della primavera, in una bellissima giornata di sole, non potevo farmi scappare questa opportunità.
Convinco abbastanza facilmente mio papà a venire con me, forse ho mentito sui metri di dislivello totale, ma non importa!
Si parte da Chiavenna ed è subito salita verso Campodolcino, pausa caffè e poi sempre salita verso il bivio per Madesimo. Non conoscevo minimamente questa strada e non so come mai, mi ero sempre immaginato il Passo dello Spluga come una strada trafficata, neanche troppo bella dal punto di vista paesaggistico.
Mi sbagliavo, non è di certo la salita più bella delle Alpi, ma dal punto di vista ingegneristico è una strada veramente particolare con tutti i tunnel nella prima parte e tratti che si inerpicano sulla roccia!
L’ultima parte della salita è immersa nel bianco, in alto si comincia a scorgere il muro della diga e più lontano il paesino di Montespluga, ma per arrivarci bisogna faticare controvento per diversi chilometri. Il tratto in piano lungo il lago arriva al momento giusto, le gambe trovano un momento di relativo riposo pronti per gli ultimi chilometri fino al passo.
Una volta giunti in paese dobbiamo però apprendere la brutta notizia, la strada per la vetta è completamente innevata e non c’è modo di pedalare, dobbiamo per cause di forza maggiore interrompere il nostro giro qui a Montespluga!
La cosa non ci deprime poi così tanto, ci fiondiamo dentro al rifugio per una birra e un piatto di pasta, fuori c’è il sole e una lunga discesa verso valle che ci attende. Giusto il tempo di ricaricare le batterie e scendiamo in picchiata verso Chiavenna per concludere nel migliore dei modi un bellissimo giro in bici innevato.