Un occhio costante al meteo per tutta la settimana precedente, pioverà, ci sarà il sole, non si capisce, andiamo lo stesso, stiamo a casa? Alla fine decidiamo di andare, la azzardiamo forse un po’, ma un pizzico di azzardo ci può stare se in gioco ci sono le Dolomiti.
Questo mini viaggio é nato per testare tenda e attrezzatura da campeggio per la prossima avventura in Islanda. Ad essere sinceri non é che ce ne fosse proprio bisogno, ma si sa sa, ogni scusa é buona!
PASSO PORDOI & PASSO CAMPOLONGO
Macchina parcheggiata a Moena e si parte raggiungendo Canazei tramite la ciclabile della Val di Fassa.
Un diluvio ci investe dopo pochi chilometri, non sembra essere un buon segno considerando che dovremo scalare due passi.
Arrivati però a Canazei tutto si placa, le nuvole lasciano posto al sole e il paesaggio delle Dolomiti si mostra con tutta la sua maestosità!
Maddi é la prima volta che pedala in questi posti e vi assicuro che il suo sguardo salendo verso il Passo Pordoi non ha prezzo, la fatica non si sente quando sei circondato da tutta questa bellezza!
Se il Pordoi é un capolavoro nemmeno troppo duro come pendenze, ecco che il Campolongo a fine giornata é proprio bastardo, non regge il confronto con gli altri tre passi del Sellaronda, ma alcuni tratti sono tosti e con il carico sul portapacchi questo si fa sentire eccome!
Non ci perdiamo d’animo e alle 19:00 siamo in campeggio a Corvara, cena al fornello e tutti a dormire mummificati nel sacco a pelo con i denti che battono, fa un freddo porco!
La temperatura notturna è stata un test perfetto per i nostri sacchi a pelo, hanno superato il test, così come materassino e tenda che intono allo zero non c’erano ancora stati.
PASSO GARDENA & PASSO SELLA
Oggi non dobbiamo fare tantissimi chilometri e rispetto a ieri i metri di dislivello sono minori, in più la strada é chiusa al traffico per il Sellaronda Bike Day!
Inizialmente Maddi non sopporta tutta questa quantità di ciclisti, ma una volta preso il ritmo sulle prime pendenze del Passo Gardena si rende conto di quanto é figo pedalare insieme ad altre migliaia di persone. Non c’è il minimo rumore di un motore e con il paesaggio unico del gruppo del Sella tutto intorno, ecco che il sorriso compare sul suo volto e la fatica non si sente quasi per niente!
Vedere il serpentone di biciclette che sinuoso si muove sui tornanti é qualcosa di incredibile, c’è davvero un sacco di gente!
Scendiamo dal Gardena e all’imbocco del Sella siamo constretti a fermarci per via di un ingorgo, bisogna fare lo slalom tra la gente ferma e chi sta riprendendo a pedalare, cose mai viste in situazioni normali!
Al cospetto dell’imponente Sasso Lungo affrontiamo il Passo Sella con tranquillità, ci superano tutti, ma non ci interessa, ce lo godiamo fino in fondo!
Solo così, lentamente, abbiamo più tempo per assaporare tutte le sfumature di questo posto meraviglioso in cui dovremo assolutamente ritornare!