La scintilla iniziale probabilmente è stata quella di aver letto sul libro “Mountain High” la descrizione della zona della Gavarnie e poi aver trovato in internet il trekking alla Breche de Rolland, poi chiacchierando viene fuori che un salto sulle spiagge e le ciclabili dell’oceano Atlantico non sarebbe poi così male, e allora attaccaci una visita ai Calanchi e gli ultimi giorni in Costa Azzurra ed ecco che nasce questo viaggio a bordo dell’Ulysse, con il tandem a farci compagnia tra i sedili e tutto l’occorrente per il campeggio!!!
PYLA / OCEANO ATLANTICO
La prima tappa del viaggio è a quasi 1200 km di distanza, sulle sponde dell’immenso oceano Atlantico, proprio sotto la gigantesca Duna di Pyla!
La piazzola del campeggio è a 50 metri dalla spiaggia, e a circa altrettati di altitudine, perchè per scendere al mare bisogna percorrere quasi interamente tutta la duna, non abbiamo mai visto così tanta sabbia tutta insieme probabilmente, strepitosa!!!
Per cinque notti il campo base sarà il Pyla Camping e da qui partiamo il primo giorno in tandem per raggiungere Biscarrosse-Plage lungo delle bellissime piste ciclabili all’ombra delle pinete, leggerissimi saliscendi tra gli alberi e primo bagno nell’oceano. Il ritorno è sulla stessa strada, ma pedalare qui è davvero uno spettacolo!!!
La seconda escursione è sempre con partenza direttamente dalla tenda, ripida salita per uscire dal camping e poi discesa verso l’imbarcadero di Le Molleau, dove un piccolo battello ci porta dall’altra parte del golfo di Arcachon in quel di Cap Ferret.
Siamo in uno dei posti più particolari del golfo, il quartiere degli allevatori di ostriche è un susseguirsi di capanni con le vasche e gli attrezzi per allevare questi molluschi pregiati, ma che qui data l’abbondanza non costano molto. Ecco il posticino perfetto, terrazza vista mare, vassoio con ben dieci ostriche (cinque allevate nella parte di golfo più aperta e cinque in quella più chiusa), un bicchiere di rosato e ci godiamo questo aperitivo di classe prima di cambiare lato della strada e ordinare le cozze al roquefort con patatine fritte, tanta tanta roba!
Per il terzo giorno carichiamo il tandem in macchina e ci spostiamo verso nord, parcheggiamo ad Andernos-les-Bains e ci dirigiamo verso il mare aperto sempre lungo delle stupende piste ciclabili perfettamente segnalate. Coperti quasi sempre dagli alberi attraversiamo interi boschi sulla stretta pista ciclabile, incontriamo campi di nudisti per giungere nel piccolo paesino di Le Porge Ocean, in realtà sono quattro case in legno tutte adibite a ristoranti, ma arrivarci con il tandem e affamati ha tutto un’altra atmosfera!
Una crepe salata è d’obbligo prima di sdraiarsi (da oggi sotto un ombrellone) in riva all’oceano, la bassa marea nel pomeriggio è incredibile e prima di arrivare all’acqua bisogna fare un bel po’ di strada. Oggi ce la godiamo e prima delle 17:00 non lasciamo la spiaggia, una coca gelata per ricaricare le pile e poi sulla strada del ritorno con il sole al tramonto!!!
Alla sera il numero di stelle che si possono vedere dalla duna è qualcosa di incredibile, era da tempo che non ne vedevo così tante, stiamo un po’ sulla sabbia prima di andare in tenda, domani sarà un giorno di relax, piccolo spostamento in tandem fino alla Plage du Petit Nice e poi pomeriggio sulla Duna prima di smontare l’accampamento e dirigerci verso i Pirenei!!!
GAVARNIE / PIRENEI
Dopo un trasferimento in macchina di circa 400 km arriviamo finalmente tra le montagne, le mie amate montagne, quelle che come detto prima hanno fatto partire tutta la vacanza!!! Siamo sui Pirenei, montagne lontane da casa, conosciute in televisione con il Tour de France, diverse dalle Alpi, ma per lo meno nella zona dove siamo davvero stupende.
Il paesino di Gavarnie sorge all’imbocco di una valle che termina praticamente contro un anfiteatro (cirque) naturale da cui cade la cascata più alta d’Europa, la vista dal paese è qualcosa di magnifico e subito la prima sera davanti ad uno strepitoso Cassoulet rimaniamo di sasso!
Dopo aver visitato su quattro ruote il Cirque de Troumouse (stupendo) decidiamo di spendere la prima giornata intera per raggiungere l’Hotellerie du Cirque proprio ai piedi della cascata. Saliamo sul tandem e superato il paese ci dirigiamo sullo sterrato che porta verso l’alto, nessuna bici all’orizzonte, noi siamo con un tandem e ben presto capiamo che probabilmente non è del tutto ciclabile la strada, ma ormai siamo oltre la metà e quindi tanto vale smontare di sella e spingere i venti e passa chili di mezzo su per il sentiero.
Una volta giunti all’Hotellerie lo spettacolo che si ha davanti agli occhi è strepitoso, camminando una mezz’ora scarsa si può arrivare fin sotto la cascata e percorrendo quella sentiero realizzi quanto si è piccoli rispetto alla natura!!!
Completamente soddisfatti di questa prima giornata in montagna non vediamo l’ora il giorno successivo di fare quello che personalmente aspetto da tempo, il trekking fino alla Breche de Rolland.
Sveglia presto, apriamo la tenda e fuori c’è la nebbia, le nuvole sono praticamente all’altezza della strada, siamo un po’ tristi ma sia il tizio del campeggio che l’ufficio del turismo ci dicono che sopra è bello, noi rimaniamo un po’ perplessi, ma questi sono autoctoni per cui ci fidiamo. Saliamo in auto verso il Col de Tentes, non si vede niente, poi tutto un tratto le nuvole spariscono e nel cielo non c’è più una nuvola, che spettacolo!!!
Parcheggiamo l’auto e cominciamo a camminare, prima su asfalto verso il Port de Boucharo al confine con la Spagna, poi prendendo il sentiero verso la Breche, il primo tratto facile e con poca pendenza, il secondo tratto molto più impegnativo.
Prima di tutto c’è da superare uno o due nevai, poi c’è di mezzo una cascata, nel mentre Maddi davanti a me sceglie su quali sassi camminare, io senza pensarci troppo resto dietro, ma una volta arrivato dall’altra parte mi assale una crisi di panico tanto da far fatica a respirare e da togliermi la fame, quando ho realizzato cosa ho fatto probabilmente mi sono spaventato sul serio!!!
La vetta si raggiunge salendo sulla neve, anche questa una cosa mai provata prima in vita mia, Maddi è in versione stambecco e non mi resta che farla andare avanti, arriverò con calma, con ancora gli strascichi della paura della cascata, ma il paesaggio dal rifugio sulla cascata e sulla Breche è indescrivibile, assolutamente consigliato!!!
Tornare indietro si rivela più facile del previsto e la sera davanti al risotto seduti vicino alla tenda capiamo che questo posto ha qualcosa che gli altri non hanno, sono sicuro che prima o poi ci torneremo!!!
LA PALUD SUR VERDON / GORGES DU VERDON
La domenica carichiamo tutto in macchina e ci apprestiamo ad un trasferimento lunghissimo che dai Pirenei ci porta fino a La Ciotat sulle sponde del Mediterraneo vicino ai Calanchi, l’impatto è di quelli peggiori, arriviamo da una settimana tra spazi infiniti sull’Atlantico e tranquillità massima sui Pirenei, ci viene voglia subito di scappare quando arriviamo in questo campeggio incasinatissimo e con gente poco raccomandabile.
Alle 08:00 di mattina del giorno dopo siamo già pronti ad andarcene, destinazione 100 km più a nord nel bel mezzo delle Gorges du Verdon, io ci sono stato due anni fa, Maddi non le ha mai viste e per due giorni prima di scendere in Costa Azzurra è la meta ideale.
Il pomeriggio si scende al Lac de Sainte Croix per un giro in pedalò nelle gole, il giorno dopo invece si sale sul tandem e si percorre la fantastica Route des Cretes, un duro anello a ridosso del canyon che con il caldo atroce della Francia centrale diventa ancora più devastante.
La salita è tosta, il tandem sale lento sull’asfalto molle, gli avvoltoi volano sulle nostre teste, il paesaggio è super e pian piano raggiungiamo la vetta prima di calarci in picchiata e affrontare gli ultimi strappi per tornare al paesello, e questi sono gli strappi che ci distruggono, sono le 13:00 e fa caldissimo, fame incredibile, fornello accesso e pasta in abbondanza, il pomeriggio è un totale relax all’ombra del tranquillissimo campeggio municipale.
La sera torniamo giù al paese di Moustiers Sainte Marie, cena con crepe sarrasin e tour del borgo medievale incastrato nella roccia, domani si va al mare!!!
RAMATUELLE / COTE D’AZUR
Ultima tappa del viaggio, il compromesso con la morosa era quello di concludere al mare e in questa zona che conoscono abbastanza bene i miei abbiamo trovato un camping a la ferme che fa proprio il caso nostro, in un posto turistico siamo piazzati in un campeggio in mezzo alle vigne e completamente isolato, bagni puliti, venti piazzole e il supermercato a 200 metri in linea d’aria, davvero un paradiso!
Restiamo qui quattro notti e in una giornata grigia decidiamo di andare a Saint-Tropez con il tandem per poi raggiungere nel pomeriggio la spiaggia de L’Escalet dove torneremo i giorni successivi per poi proseguire a piedi sugli scogli ed arrivare fino a Cap Taillat.
Il fatto che per raggiungere questi posti si debba scarpinare non poco fa in modo che non ci sia molta gente, noi leghiamo il tandem all’imbocco del sentiero e con le borse della bici in mano andiamo su e giù tra la macchia fino a raggiungere la caletta giusta, mare cristallino e caldo tremendo, ma che posti!!! Stare in spiaggia tanto è qualcosa che proprio non riesco a sopportare (Maddi invece lo sa fare benissimo), ma il fatto di doverci arrivare prima in tandem e poi a piedi aggiunge quel qualcosa in più che ti fa apprezzare il tutto al meglio!!!
Di sera evitiamo i paesini sulla costa che saranno sicuramente incasinati e confusionari per passeggiare nel borgo di Ramatuelle sulle colline, ci concediamo una cena squisita a base di pesce e purtroppo quando arriva domenica è ora di smontare la tenda e tornare a casa!!!
Si chiudono così due settimane vissute al massimo, ci siamo divertiti un sacco e complici il tandem, il campeggio, i posti stupendi che abbiamo visto non ci siamo mai annoiati, keep going!!!