E così siamo arrivati alla sesta vacanza insieme, al quinto cicloviaggio, alla quinta avventura in tenda!
Sembrerà strano, o forse no, ma dopo essere stati in Irlanda, Islanda, Dolomiti e Scozia, quest’inverno Maddi era stata chiara, molto, molto chiara.
Quest’estate mi piacerebbe andare al mare!
Panico, aspetta però, forse ho capito male.
Mare? Ma mare in bici o mare mare?
No anche in bici, però dove c’è il mare!
No anche in bici, però dove c’è il mare!
Grande sospiro di sollievo. Fu così che nacque l’idea del viaggio in Corsica!
Durante l’inverno le idee per l’estate erano tante e confuse, voglia di andare nuovamente a nord che però non si conciliava troppo bene con l’idea di non spendere troppo, voglia di fare qualcosa di easy per puntare a fare un viaggio al caldo in inverno senza la certezza di avere le ferie, voglia di fare un viaggio in campeggio più auto facendo escursioni a piedi e in bici.
Non ci era mai successo, ma non è che ce ne siamo fatti un grosso problema.
A Maggio non sapevamo ancora bene cosa fare, poi tutto d’un botto ci siamo decisi e abbiamo prenotato il traghetto, si parte!
BASTIA - MACINAGGIO - SAINT FLORENT - CALVI - PORTO
Siamo sbarcati a Bastia nel primo pomeriggio e siamo partiti subito percorrendo il famoso dito di Cap Corse, prima sosta a Macinaggio e in due tappe siamo giunti a Saint Florent.
Il dito è sempre fantastico, strada completamente rifatta rispetto al lontano 2010, caldo devastante e scorci incredibili!
Abbiamo quindi continuato lungo la costa nord attraversando il Desert des Agriates fino a Calvi e seguito poi il tortuoso profilo dell’isola sulla splendida strada verso Porto, un tappone lungo e spettacolare passando per la Bocca di Palmarella.
Dopo un giorno fermi nel paesino di Porto, durante il quale siamo saliti fino a Piana ad ammirare i famosi Calanques, ci siamo buttati all’interno, verso le montagne della Corsica più selvaggia!
PORTO - COL DE VERGIO - CORTE - COL DE VERDE
Il mare alle spalle e 35 km di salita fino alla cima del Col de Vergio tra gole, boschi e torrenti, una salita bellissima per di più accompagnata dai maiali selvatici a bordo strada.
Dalla vetta del Col de Vergio una tappa breve e semplice fino a Corte dove abbiamo optato per una camera essendo arrivati in città sotto un temporale violentissimo!
Tra una Pietra e l’altra giunge quindi il giorno della tappa regina, tre salite in successione: San Pietro di Venaco, Col de Sorba e infine arrivo in salita in cima al Col de Verde.
La prima di stronca subito perchè su strada trafficata sei portato a spingere un po’ di più, la seconda, invece, ti stende con le sue pendenze nell’ultimo tratto, vuol dire che l’ultima sarà una passeggiata?
Non è proprio così, ma non possiamo fare altro che prenderla con calma godendoci il silenzio di questa parte di Corsica meravigliosa.
COL DE VERDE - ZONZA - RONDINARA
Dalla cima del Col di Verde ci spostiamo sempre più a sud fino a Zonza passando per Zicavo e il Col de Vaccia, ultimo passo prima della picchiata verso la spiaggia Rondinara!
Qui rimaniamo fermi per gli ultimi quattro giorni a goderci un po’ di mare nel più classico dei modi prima di riprendere il traghetto che da Porto Vecchio ci porta a Nizza per poi salire sul treno verso casa.
Sicuramente un viaggio meno epico o avventuroso, meno difficile dal punto di vista delle condizioni meteo da affrontare, ma certamente un viaggio tosto dal punto di vista altimetrico visto che in Corsica abbiamo appurato il fatto che non ci sia un metro di pianura.
La varietà dei paesaggi lungo la costa e soprattutto la parte interna dell’isola ci hanno fatto apprezzare una terra che in pochissimi chilometri ha la capacità di cambiare totalmente offrendo scorci e paesini che, come ormai abbiamo imparato, raggiunti in bicicletta assumono tutto un altro fascino!