Prima di decidere dove andare, non essendo ancora degli esperti del settore, chiedo a Paolo di consigliarmi un itinerario relativamente tranquillo, ma che fosse anche bello paesaggisticamente.
Senza pensarci troppo mi dice di andare alla Cima di Piazzo partendo dai Piani di Artavaggio, e la scelta si rivela perfetta! Il meteo é perfetto, cielo terso e visibilità a 360°C per tutto il percorso.
I Piani di Artavaggio sono tutta un’altra cosa con la neve, di fronte a noi sulla destra il Sodadura con la sua particolare forma piramidale, dietro il Resegone e sulla sinistra la nostra Cima di Piazzo da conquistare!
Fino al Rifugio Cazzaniga si procede senza problemi sulla traccia battuta dai gatti delle nevi, quasi che le ciaspole sono di ingombro. Da lì in poi diventa leggermente più impegnativo, niente di impossibile, un breve tratto in costa e un bel tratto ripido appena prima di arrivare in vetta.
Siamo a 2057 metri, la nostra prima cima invernale, la vista sulle Orobie é talmente straordinaria che è un peccato dover scendere!
Al rifugio ci ingozziamo di pizzoccheri e polenta, mangiamo all’aperto senza problemi, la giornata é perfetta anche per stare un po’ fermi al sole. Solo quando comincia a fare più freddo rimettiamo le ciaspole ai piedi e torniamo giù alla funivia tagliando sulla neve fresca divertendoci un mondo.
Senza dubbio una delle camminate invernali vicino a casa più belle che si possono fare!