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Ciclonotturna del Vacchelli 2014

Ciclonotturna del Vacchelli 2014

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Il quinto anno di CicloNotturna, era il lontano 2010 quando cominciò la tradizione del cimento invernale notturno con arrivo a Milano, finora non ci siamo stancati di organizzarla e la gente che partecipa non si è ancora stancata di saltare una notte per condividere una piccola pazzia!

La partenza quest’anno è fissata a Soresina, forse il luogo di partenza più difficile da raggiungere logisticamente, ma il gruppo è numeroso, siamo in 31!

Ore 22:30 si parte, tempo pochi chilometri e arriviamo alle Tombe Morte di Genivolta, dove tre canali (tra cui il Vacchelli) confluiscono in uno tramite un’opera idraulica d’altri tempi che purtroppo il buio non ci fa ammirare del tutto.

Da qui in poi il percorso è sull’argine del canale, un po’ su una sponda e un po’ sull’altra a seconda delle condizioni del terreno. Per fortuna i due giorni di bel tempo prima dell’evento hanno asciugato per bene la strada che risulta essere molto meno fangosa e pesante, non che non ci siano pozzanghere, ma avercene di argini in queste condizioni all’ultima settimana di Gennaio!

Arriviamo a Crema e il father (ebbene si, esordio alla notturna col botto per mio papà) si accorge di aver perso la borsa posteriore, dietro front accompagnato da Paolo mentre il resto del gruppo prosegue verso il centro della città!

Noi arriviamo e chi ha fatto serata se ne va, in tempo zero conquistiamo la piazza del Duomo e subito i mitici emiliani tirano fuori vino e salame per dare il via ad un banchetto di tutto rispetto!

Lo stop non è prolungatissimo, comincia a fare molto freddo e l’unica soluzione è pedalare ed ecco che dopo poche centinaia di metri una vecchia Uno (probabilmente incuriosita dalla nostra presenza) si scontra con una possente Audi parcheggiata a bordo della strada catturando l’attenzione di tutti, ma ecco il colpo di scena come nei migliori film hollywoodiani. La Uno sbanda in mezzo alla strada, l’asse anteriore cede completamente e striscia per qualche metro sull’asfalto creando un gioco di scintille spettacolare, l’autista cerca di riaccendere prima che quello dell’Audi si accorga, ma non c’è niente da fare, il danno è fatto e per noi il divertimento è senza prezzo!

Dimenticato il simpatico episodio riprendiamo l’argine del canale che seguiamo fino a Spino d’Adda dove finalmente Massimo e Paolo si ricongiungono al gruppone.

Da qui abbandoniamo il Vacchelli per superare il fiume Adda sul ponte della Paullese, entriamo a Zelo Buon Persico e percorriamo al contrario un tratto di strada di quella che fu la CicloNotturna della Raspadura 2012.

Ancora una piccola pausa a Conterico e poi un po’ di asfalto verso l’abitato di Settala, giusto il tempo di scadare le gambe e siamo pronti all’ultimo tratto di sterrato fino alla periferia di Milano.

Il disegno del percorso prevede di entrare in città per la zona dell’Ortica resa famosa dalla banda di Jannacci, obiettivamente non proprio la miglior zona di Milano, ma purtroppo non ci sono molte alternative se si arriva da quella parte!

Ormai il sonno comincia a farsi sentire, si cerca di parlare per tenere l’occhio aperto, la città è ancora sotto le coperte e forse è il momento migliore per pedalare a Milano, attraversiamo piazzale Susa e proseguiamo fino a San Babila aggirando il centro per non bruciare la sorpresa del Duomo. Quest’anno la metà è fissata alle Colonne di San Lorenzo e con qualche zig-zag per le strette vie in ciottolato raggiungiamo finalmente la piazza delle colonne!

Come in tutte le ciclonotturne all’arrivo c’è silenzio, la stanchezza e il sonno sovrastano la gioia di aver portato a termine l’avventura, ma guardando bene la foto di gruppo mi sembra di vedere 31 facce soddisfatte e contente!
Grazie a tutti per aver reso speciale questa nottata!