Questo giro fa proprio parte di questa seconda categoria, quella dei giri disegnati da tempo e mai fatti, sul mio profilo RideWithGps la traccia risale al 23 Dicembre 2013!
Tutto era nato perchè avevo scoperto sul mitico sito Dangerous Roads questa strada del Passo Baremone.
Forse ero rimasto intrigato dal nome, non l’avevo mai sentito neppure dai racconti dei più arditi ciclisti, oppure è stata la frase “The road over the pass is mostly paved, with gravel sections surfing among cliffs offering a scenical opportunity to cross the Bergamo Alps” a conquistarmi.
Sta di fatto che poi non se n’è fatto nulla, la traccia è rimasta parcheggiata ed è finita in fondo alla lista.
Avevo fatto un primo tentativo semi-improvvisato nel Maggio 2014. Il giorno prima della mia ultima volta su un campo da basket, fottuta caviglia sbriciolata maledetta, avevo deciso di combattere la tristezza di quel ritiro anticipato con un giro in bici al Crocedomini.
Una volta in cima la voglia di soffrire ancora un po’ mi aveva spinto ad affrontare il tratto sterrato che collega il Crocedomini al Maniva, poi però un terribile temporale mi aveva gentilmente consigliato di girare la bici e tornare indietro per dove ero salito! Niente Maniva e niente Baremone quindi.
Ci riprovo allora il 18 Giugno 2017, il piano è perfetto perchè dovevo accompagnare Maddi all’aeroporto di Orio al mattino presto per poi tirare dritto in macchina fino al Lago d’Idro.
Peccato che il giorno prima c’era la grigliata di squadra, è vero non giocavo più, ma le Forze Vive Inzago sono una seconda famiglia e tra pseudo-vice-coach e compiti dirigenziali ci sono dentro alla grandissima. Ecco, dicevamo, la grigliata in piscina è cominciata con lo spritz, proseguita con costine e salamelle e come contorno fiumi di birra e gin tonic.
Risultato? La mattina dopo ero ancora ubriaco, saluto Maddi in partenza per un convegno a Copenaghen, rimetto l’auto in moto, tutto l’alcool ancora in circolo, forse è meglio tornare a casa!
Ed eccoci quindi al weekend scorso. In preda ad una fase di iper-attivismo ciclistico ho proprio voglia di andare a spaccarmi le gambe da qualche parte, perchè non rispolverare il giro Baremone + Maniva + Crocedomini?
Giornata umida con parecchie nuvole, ma sembra ottima per pedalare, per il Baremone ho aspettative altissime e non vengono deluse.
Traffico praticamente nullo, strada stretta e tortuosa, doppia cifra pressochè costante di pendenza, sudo un sacco, ma la gamba c’è.
Arrivato in cima si prosegue su alcuni tratti sterrati a strapiombo e senza protezioni, qualche tunnel non illuminato in discesa e poi ancora su verso il Dosso Alto (1674 m) prima di scendere brevemente al Passo Maniva (1664 m).
Breve pausa e poi ancora su verso le antenne della rete Troposcatter dell’ormai dismessa base Nato del Dosso dei Galli!
Si sale con pendenza costante fino a toccare i 2100 metri immersi tra le nuvole basse, nuvole e monti che regalano scenari nordici di islandese memoria. Paragone forse ardito, ma alcune foto non mentono.
Mi sfiora per un attimo l’idea di salire alle antenne, ma preferisco evitare la fatica aggiuntiva e proseguo in discesa sullo sterrato che mi porterà al Crocedomini.
A parte una breve contropendenza verso il Goletto di Lavena è quasi tutta discesa fino al rifugio del passo, birra media e panino al salame e poi sono pronto a ripartire per la lunghissima discesa verso Bagolino e poi il Lago d’Idro per chiudere l’anello.
Sono passati 1727 giorni da quando avevo disegnato la traccia, il giro è stato strepitoso ed è inutile dire che forse aspettare così tanto a volte può avere i suoi lati positivi!